Monia Ben Hamouda, Dust (Study for Blindness, Blossom and Desertification), 2023.
Stampa a pigmenti d’archivio su carta Hahnmühle Photorag 308 Courtesy l’artista e ChertLüdde
L’opera è un esercizio per la serie di dipinti Blindness, Blossom and Desertification che Ben Hamouda ha avviato tra il 2023 e il 2024. I dipinti di questa serie nascono da un’urgenza personale di esplorare la funzione dell’arte all’interno delle pratiche rituali e del rapporto con l’ambiente. Utilizzando spezie e polveri, Ben Hamouda crea riferimenti testurali alle superfici di rocce e grotte, legate all’arte fin dall’alba dell’umanità. Questi effetti visivi derivano da gesti rapidi: movimenti, lancio di polveri e pennellate che imitano il testo arabo, una pratica che l’artista coltiva fin dall’infanzia. L’opera in edizione e il disegno preparatorio per i dipinti si sono rivelati anche una speciale edizione solidale, i cui proventi sono stati interamente destinati all’emergenza umanitaria nella Striscia di Gaza.
Monia Ben Hamouda vive tra al-Qayrawan e Milano. Ha insegnato come docente ospite alla Hochschule für Bildende Künste di Dresda e fatto parte della giuria al Filmmaker Festival di Milano. La sua pratica artistica, legata all’eredità culturale e religiosa familiare, esplora il legame tra identità personale e radici ancestrali. Attualmente esposta allo Swiss Institute e al MUDEC a Milano, a Roma al MACRO e al MAXXI come finalista del MAXXI BVLGARI Prize IV 2024.