L’opera è parte della serie La strega si trasforma persino in vento con cui l’artista indaga il folclore della Ciociaria, tra creature fantastiche, tradizioni orali e immaginario archivistico. Attingendo a riferimenti antichi e coniugando le storie orali con la memoria collettiva e l’archivio, l’artista sovverte i confini tra finzione e realtà, evocando un mondo naturale ricco di fenomeni magici e forze fantasmatiche che coesistono con il quotidiano.
Giulia Mangoni è un’artista italo-brasiliana nata a Isola del Liri, la cui pratica esplora memoria e identità attraverso la pittura. Dopo studi in Italia, Brasile, Londra e New York, ha vinto premi come il Skinner Connard’s Travel Prize e Combat Prize. Ha esposto in spazi come Dreambox Lab a New York, ArtNoble a Milano, Monitor Gallery a Roma e la Triennale di Milano. Dal 2020 vive e lavora nella sua città natale, dove organizza mostre nel cinema locale per promuovere l’artigianato e il territorio Ciociaro. Giulia Mangoni ha partecipato al Programma Studio di CASTRO nel 2020.