Cemento, plastilina fosforescente, rame, carboncino, 21x17x5 cm Courtesy l’artista
La serie Senza Titolo (INCENDIO) è composta da disegni intelaiati su rame e incastonati in scarti provenienti dallo studio dell’artista. I resti in cemento provengono dalla ricerca Calcare il Mondo, partita nel 2017 dallo studio della produzione dei materiali di costruzione, e l’impatto di quest’ultima sul paesaggio. Gli scarti sono stati custoditi dall’artista dall’inizio della ricerca per la loro qualità plastica ed estetica e come testimoni fisici del percorso in studio. I disegni sono invece ricordi, trascrizioni di momenti vissuti dall’artista durante la sua infanzia: gli incendi estivi tipici dell’estate mediterranea, che si osservano lungo la strada quando si è in viaggio e che, nel 2021, sono riemersi a causa delle catastrofi ambientali in Italia, Turchia e nel mondo. La serie diventa il punto d’incontro di eventi spazio-temporali distanti, iscritti in un presente comune: quello del luogo dove vengono custoditi.
Lulù Nuti ha esposto in istituzioni in Italia e all’estero tra cui la Biwako Biennale, Giappone; Cité Internationale des Arts de Paris, Francia; l’Istituto Italiano di Cultura a New Delhi; Villa Medici, Italia; Istituto Italiano di Cultura a New York; Changijang Museum of Contemporary Art, China; Musée des Beaux Arts d’Angers, Francia; British School at Rome,Italia; Palazzo Collicola, Spoleto, Italia. Tra le sue personali emergono É tutto vero (2024) per Una Boccata d’Arte, e Tube alla Galerie Chloé Salgado (Parigi, 2024).