Rancière J., The Ignorant Schoolmaster: Five Lessons in Intellectual Emancipation, Stanford University Press, 1991.
Suggerito da: Markus Waitschacher.
All’inizio del XIX secolo, Joseph Jacotot, rivoluzionario francese esule in Belgio, annuncia un principio inaudito: Tutte le intelligenze sono eguali. Da qui, svilupperà una pratica dell’emancipazione intellettuale, fondata sul riconoscimento immediato dell’eguaglianza tra le manifestazioni dello spirito, destinata a sovvertire le gerarchie intellettuali, le tecniche pedagogiche, i miti dell’ineguaglianza tra le menti. Jacques Rancière, nella sua esplorazione storica del pensiero dell’emancipazione, riscopre e trasferisce – anacronicamente – nel presente questa avventura intellettuale unica, che ha dato vita ad una pratica inedita di costruzione di un legame sociale sui generis, e che consente ancor oggi di interrogarsi sullo statuto politico della mente, sull’atto che qualifica un soggetto ed il suo mondo, e soprattutto sulle condizioni ed i limiti di quell’assioma dell’eguaglianza in cui Rancière, ed altri, vedono il perno di una politica di emancipazione sottratta alla sfera dello Stato.